Pianificazione politiche sociali
La legge 328/2000 “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” introduce e adotta il metodo della pianificazione sociale per individuare le priorità di un territorio (nazionale, regionale, locale), disegnare il sistema integrato di interventi e servizi sociali in risposta a tali priorità, definire i livelli essenziali di prestazione sociale, assicurare alle persone singole e alle famiglie la fruizione di tali servizi, valorizzare infine l’apporto degli stakeholder, individuati soprattutto nel terzo settore e nel privato sociale.
La legge introduce il concetto innovativo di programmazione partecipata, stabilendo che al processo programmatorio partecipino i vari livelli istituzionali, Stato, Regioni, Comuni, il terzo settore e le ASL.
Sono tre gli strumenti specifici che accompagnano e favoriscono l'intero processo pianificatorio e che si distinguono per il raggio geografico di intervento:
1) il Piano triennale nazionale delle politiche sociali, di competenza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali
2) i piani triennali regionali di responsabilità delle diverse Regioni italiane
3) i piani sociali di zona, di competenza dei Comuni associati in Ambiti territoriali per l'esercizio associato delle funzioni sociali.